È una piccola raccolta di pochissime info, forse più impressioni di viaggio. Per me, perché mi piace ricordare, per gli altri, se possono servire, ma almeno li ho qui i piccoli giri fatti, e rileggendoli mi ritornano in mente le sensazioni provate in questi posti...

viaggiare, viaggiare, viaggiare...


grecia ionica - lefkas

Post di aggiornamento... Mancava la prima parte delle vacanze estive, e quindi eccola la cronaca!

Altro giro, altro regalo!
No scherzo, però bello come al solito, partire senza averlo programmato.
Così, chiaccherando sul web mi ritrovo dopo un'ora con un biglietto per la grecia. Mica male, avevo giusto da riempire le due settimane centrali di agosto!
Che tipo di viaggio? Ovviamente in barca...



Visto che tutto il gruppo è milanese o dintorni, salgo il giorno prima per partire insieme a loro, la nostra meta è la Grecia Ionica, partenza da Lefkas, dove ci aspettano le barche.
Milano-Malpensa-Brindisi-Igoumenitza, navetta-aereo-traghetto ( traghetto BRINDISI - IGOUMENITSA è costato 36,50 euro passaggio ponte). Sconsiglio il cibo di bordo... non è molto attraente!
Arrivati al porto... abbiamo un bus prenotato che ci aspetta e che ci porta a Lefkas.


Lefkas è praticamente un porto con dietro un mezzo paese, non aspettatevi il paesino carino... non lo è per nulla, e poi sarà stato il caldo... ma bello è l'ultima cosa che mi viene in mente! Ma la cosa che si deve fare qui è solo prendere possesso della barca, fare cambusa, e partire, se si riesce già oggi... prima dell'ultima apertura del ponte.
Per fortuna fanno presto, la barca è a posto, la cambusa fatta... quindi si parte, bene, non vedo l'ora di staccare gli ormeggi! Così ci spostiamo di poco, giusto una baia dover poter buttare l'ancora e assaporare la partenza.
Siamo in grecia, siamo in barca! Serata magnifica, e acqua calda... bagno notturno per inaugurare il viaggio.

Ora si inizia veramente, la prima meta verso nord: le isole di Paxos e Antipaxos. Risaliamo lungo la costa vedendo dal mare i paesaggi visto solo ieri dal bus che ci portava alla barca. Primi bagni, prima insenatura nei pressi di Parga.


Il programma giornaliero è: bagno appena alzati (quando si può), colazione, trasferimento corto a una baia da bagno o da tender, pranzo, trasferimento al prossimo riparo notturno! Che dire, siamo veramente in vacanza!
Ora il balzo verso le isole, non senza qualche imprevisto, vento perfetto per provare il gennaker, e quindi su, via, issiamo -non ha una bella forma, che forse lo abbiamo messo al contrario?- Vabbé dai guarda ora, si meglio! E che bella andatura-. Per poco, poi in un secondo, il gennaker è in acqua. ?. Senza poter pensare ci trasformiamo in criceti per ritirarlo in barca, dopo vediamo il perché. Drizza, si è tranciata la drizza, e pensare che l'avevano appena messa e mai usata. Mi propongo, e così salgo per la prima volta in testa all'albero!


Paxos & Antipaxos
Devo dire belle, selvagge, scogliere splendide, mare cristallino. Lakka è un paesino piccolo e carino, i paesi sono un mucchio di case che si sviluppano appena finisce la piccola banchina del porto, in prima linea i ristorantini, i bar e i negozietti poi iniziano i negozi quelli utili, quelli da vita da vivere e le case (poche). Gaios è il più grande (se così si può dire!!!!) particolare la sua posizione, nella baia proprio di fronte al paese ci sono due piccole isole che lo ripanano e che formano un canale naturale. Sulla lunga passeggiata molti locali dove poter bere e passare la serata, nella via più interna tutti negozietti con qualsiasi cosa voglia un turista.
Assolutamente splendide e da non perdere sono le baie nel lato ovest dell'isola, dove si possono vedere grotte marine (diciamo dei grossi antri con sotto l'acqua perfettamente azzurra), pareti che sembrano disegnate... roccia e mare, bianco e azzurro.
L'isola di Antipaxos è invece quasi disabitata e senza veri paesi, solo qualche casa, ma anche qui la natura ha meglio.


Rientro a Lefkas per il cambio equipaggi, alla fine è già passata una settimana a forza di vagare tra isole e costa. Invece di sbarcare, come dovrei, mi impradonisco della dinette e rimango in barca ancora per qualche giorno, il mio volo per le Baleari parte tra ben 6 giorni!
Ora tocca al sud: Meganisi, Itaca, Cefalonia.


Questa volta si riparte ma dall'altro lato, facciamo quindi il canale che separa Lefkada dalla terra ferma, il paesaggio cambia, qui è tutto più morbido, la vicinanza di così tante isole fa' quasi pensare di essere in una enorme laguna invece che in mare. Il vento come sempre è con noi, ottimo per veleggiare e cielo sempre senza una nuvola! Ormai gli ormeggi con ancora e cime a terra sono diventate la routine come la formazione a pacchetto per la sera.
La prima tappa è a Meganisi, come sempre bellissime insenature dove fare il bagno e dove trovare riparo per la notte. Poi continuiamo verso Itaca al paesino di Kioni, come tutti i paesini sono poche case intorno alla piccola banchina. Al mattino arriva il furgoncino con pane e brioches fresche, come quello con frutta e verdura. La sera ci concediamo una cena tutti insieme (ora siamo 3 barche!), tutti i canarini (abbiamo la "divisa" del viaggio, una maglietta gialla con su' il nostro nome) insime invadiamo il piccolo paesino, devo dire che anche se non troppo economico il maialino era veramente buono!


Ultima tappa, Cefalonia, è l'ultimo posto dove partono i traghetti per tornare in Italia, più che altro in tempo per l'aereo che mi aspetta a Malpensa, gli altri faranno ancora dei giorni in barca.
Arriviamo quindi a Fiskardo, decisamente turistico ma carino. Devo dire che tutti i paesini vivono sul turismo durante l'estate, ma non hanno sconvolto troppo la loro geometria, non ci sono mai palazzi o altro, solo le vecchie case ben reastaurate e trasformate in locali per i turisti.
Da Fiskardo ci attende (non sono l'unica che ha deciso di fare la settimana lunga) il bus per Sami, dove partono i traghetti, intanto aspettiamo l'ora del via seduti sulla banchina a vedere le barche e sorseggiare spremute. Il panorama dal bus è splendido, immaginiamo gli altri in barca nelle baie che noi vediamo dall'alto. Sami invece è piccino, uno arrivando si chiede se effettivamente possano partire dei traghetti, invece si, arriva quasi puntuale per riportarci in Italia, a Brindisi.
Ultima notte sul traghetto e al mattino si metterà nuovamente piede sul suolo italiano, ma è solo un nuovo inizio, in mano ho già l'altro biglietto.