È una piccola raccolta di pochissime info, forse più impressioni di viaggio. Per me, perché mi piace ricordare, per gli altri, se possono servire, ma almeno li ho qui i piccoli giri fatti, e rileggendoli mi ritornano in mente le sensazioni provate in questi posti...

viaggiare, viaggiare, viaggiare...


verso Barcellona!

Come al solito... come dire di no?
-c'è da portare una barca a Barcellona, hai una settimana di vacanza?-
Ma certo che si!

Domenica 24 ottobre
Quindi domenica ci ritroviamo alle 7.00 del mattino alla stazione di Principe, perché ovviamente la barca non è a Genova, ma a Roma. Ma a Roma c'è il mare? Questo è quello che mi sono chiesta io, in effetti non c'è, ma esiste il Porto di Roma, praticamente alle foci del Tevere. Arriviamo praticamente per l'ora di pranzo. Ci presentiamo e andiamo a vedere la barca, è un nuovo modello, nuova di pacca, un 40 piedi.
Dobbiamo aspettare che rientri dalle prove a mare, e poi sarà "nostra". Il pomeriggio lo passiamo a conoscere la barca, smontare il genoa e la randa, ci devono portare quelle da trasferimento, non usiamo quelle "fighe" che ci sono ora. E via, quindi, finito il lavoro, si va' a cena.

Eccola la "nostra" casa... si lo so' ha il "culo grosso"!!!!!!!!

Lunedì 25 ottobre
Oggi giornata freddina, grigia e piovosa... Attendiamo le vele... nel frattempo vediamo tutte le cose che possono servire, la cambusa, pronti a partire appena le vele arrivano. Trepida attesa... Poi ecco le scatole, si aprono, si provano, la randa, ok, il genoa, -non entra-, come non entra? Già, hanno sbagliato il "gratile" e non passa. Impossibile. Così... cosa facciamo? Il Boss, come sempre al telefono nelle ultime 24 ore, riceve l'ok per far sostituire il pezzo in una veleria qui vicino. E così non ci resta che aspettare il velaio e cercare un posto per la cena.

Martedì 26 ottobre
Arriva il velaio! Per prendere la vela e metterla a posto, dice che in poche ore riesce a riportarcela. Approfittiamo della solita attesa per far carburante (ma che paura! mia visto un posto così di m***a per fare gasolio), rimpinguare la cambusa e fare una bella doccia. Devo dire che è di parola, ci riporta la vela appena dopo pranzo. Quindi via, è giunta l'ora. Si prende l'ultimo caffé al bar prima del grande balzo.
Ore 14.20, si mollano gli ormeggi. Tempo bello e vento. La barca viaggia che è una meraviglia, tocchiamo i 10 nodi di velocità. Ci scambiamo al timone, per prendere confidenza finché è ancora chiaro. Si vedono ancora temporali, uno lo prendiamo, ma più che altro aumenta il vento... troppo per questa barca ancora in "prova" e per la notte, siamo quasi a Piombino, abbiamo Riva di Traiano giusto qui, rapido scambio di occhiate, tutti d'accordo, sarà il nostro rifugio per la notte.

Mercoledì 27 ottobre
La giornata passa lenta... gli unici animatori del porto! E pure i ristoranti sono chiusi, quindi si cena in barca, una pasta, una bottiglia di vino, oggi si può, tanto ci si riposa.

Giovedì 28 ottobre
'Sta volta si parte per davvero. Il nostro obbiettivo è risalire fino all'Elba e tagliare verso Capo Corso, ovviamente sempre vento permettendo, quando saremo lì si ristudierà il programma. La giornata passa tra le isole dell'arcipelago. Si avvicina la sera e si pensa ai turni, io con Erni e Ade (il Boss) con Robi, bene, direi che il mio unico problema sarà riuscire a rimanere sveglia, con Erni sono in buonissssssssssssime mani!
Ci avviciniamo alla Corsica seguendo l'aria e arriviamo all'altezza di Bastia giusto al tramonto, e la Corsica come sempre non delude, regalandoci un cielo veramente incredibile, sembra vada a fuoco dalle tante sfumature di rosso e arancio, dietro al profilo nero dei monti.
La notte è fresca, ma si sopravvive, alla mezzanotte giriamo la Giraglia.

Venerdì 29 ottobre
Prossimo obiettivo: Porcherol, e poi il salto in bocca al Leone.
Oggi sole e caldo, dopo queste giornate di vento, pioggia, nuvole... una giornata estiva, si accumula calore per la notte e si approfitta della calma piatta per fare lavori salendo sull'albero (ma possibile che tutte le volte si debba salire sull'albero?) ma questa volta il panorama se lo gode Erni. Intanto le miglia di mare scorrono sotto la carena...

Sabato 30 ottobre
Il vento ci porta veloci nel Leone, dove il vento non ci supporta addizioniamo con il motore. Oggi timonare piace, nessuno molla la postazione! La costa opposta si avvicina ma insieme a lei gira il vento, dritto sul muso e forte... La cadenza per le prossime 35 miglia sarà questa: stum-splash, la prua che rimbalza sull'onda e poi l'acqua che arriva in barca. Fortuna che le cerate nuove di pacca aiutano a rimanere asciutti sotto, ma sopra l'acqua scorre, tutto salato, la barca, noi. Anche questa volta il mare vince e dobbiamo ripararci, ma siamo già in Spagna, il nostro rifugio Palamos. Ci attracchiamo al porto commerciale rubando il posto a chissà chi, ma per ora è libero. Troppo tardi per poter godere del caldo di un locale accogliente ci accontiamo di poter riposare per una notte intera nei nostri sacchi a pelo!

Domenica 31 ottobre
Il vento non ci lascia il piacere del sonno, alle 6 del mattino si sente un colpo (io no, ammetto) ma sento la barca che cambia movimento, si è rotta una delle cime di ormeggio! Tutti fuori, tutti pronti, si prende un'altra cima e si ripassa tutto, ora possiamo tornare a riposare, poi potremmo farci una bella colazione al bar. Ci sarà il vento, ma almeno c'è anche il sole!
Riforniamo la cambusa per l'ultima parte del viaggio, poco, giusto il pane fresco e qualche stuzzicheria per le prossime ore.
Ci concediamo un giro per il paese (non troppo bello devo dire), una birra lungo la spiaggia mentre i kitesurfing si divertono nella baia e una cena vera, anche perché poi la sveglia sarà di notte, alle 2, giusto per digerire e dormire qualche ora.

Lunedì 1 novembre
Ormai le sveglie presto sono un'abitudine e non più un tormento. Il vento sta cedendo alla calma, si mollano gli ormeggi, si alza la randa, si imposta il pilota e si prepara il lungo caffé finto... e si è di nuovo in mare.
Rimaniamo tutti in pozzetto, poi alle 4 ci dividiamo, le donne a dormire mentre gli ometti rimangono a portare la barca. Ancora qualche ora di sonno, poi il cambio, appena spunta il sole (o meglio quel poco di luce dietro alle nuvole!) le donne al timone e loro a dormire.
Barcellona si avvicina mentre le nuvole si diradano e lasciano spuntare il sole.
Li svegliamo quando siamo vicini, pronti per il Port Forum, abbiamo il posto prenotato.
Arriviamo giusto per la fine della mattinata, in tempo per una bella doccia calda, un pranzo insieme, collegarsi con il mondo. Erni e Robi decidono di scappare immediatamente causa lavoro, noi invece approffiamo ancora per una giornata della barca, quindi via, si prenotano i voli, chi per oggi chi per domani, si chiamano i taxi, ma con Ade ci dirigiamo verso il centro, abbiamo poco tempo e vogliamo vedere tutto!
Barcellona arriviamo, in perfetto stile turista.
Parco Guell, Sagrada Familia, Casa Milà, Catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia, Plaza de Toros, la Rambla (finalmente anche un riposo a mangiare tapas e sorgeggiare cerveza!) fino ad arrivare al Porto e alla statua di Colombo... e poi ovviamente un taxi per tornare al Port Forum!

Martedì 2 novembre
Sveglia presto (tanto ormai ci siamo abituate!) e poi non cambiando l'ora sul telefono... moooooolto presto, ma questo ci permette di sistemare la barca e di partire per visitare nuovamente la Sagrada Familia, visto che ieri quando siamo arrivate era già chiusa. Non una chiesa, ma un cast degno di Holliwood, questa architettura Gaudiana che fa' pensare ad un tempio di qualche razza extraterrestre e poi gli operai che finiscono il montaggio... camion e trapani, piastrelle e impalcature, turisti e macchine fotografiche!
Giro d'obbligo sulle guglie e poi si ritorna alla realtà, al taxi, alla barca, alle valigie e poi all'aeroporto, lasciamo Barcellona in una giornata estiva per atterrare a Malpensa in pieno autunno, grigio e piovigginoso... ma almeno questo ci riporta subito alla realtà.

Grazie Erni per l'oppurtunità, a Robi e ovviamente al Boss.