È una piccola raccolta di pochissime info, forse più impressioni di viaggio. Per me, perché mi piace ricordare, per gli altri, se possono servire, ma almeno li ho qui i piccoli giri fatti, e rileggendoli mi ritornano in mente le sensazioni provate in questi posti...

viaggiare, viaggiare, viaggiare...


Baleari-Genova

Inizio con il fine vacanza, o meglio, la seconda parte della vacanza, quella prevista e pensata già mesi prima.
Prossimanete anche la prima parte!
Da dove inizio visto che non è un inizio?
Direi da dove si doveva partire: Malpensa.

Venerdì mattina, arrivo a Malpensa in perfetto orario per poter prendere l'aereo che mi porta a Palma de Mallorca.
Ovviamente le barche non sono a Mallorca ma Minorca... e quindi inizio con il portarmi in città, dove mi tocca prendere un bus per raggiungere Alcudia, dove parte il traghetto.
Per fortuna i bus (TIB) ci sono e costano poco. Raggiungo Alcudia e il terminal traghetti, il mio parte tra un'ora (tutto calcolato!) Iscomar: Alcudia-Ciutadella 46.00 euro... non poco questo, però il panino a bordo era vero!
Arrivo a Cuitadella, ormai è sera, ma il paesino sembra molto carino, ovviamente le barche non sono qui, ma a Mahone... Altro bus, altra ora per arrivare, ma alla fine li raggiungo, mi vengono incontro lungo le vie del paesino, è ora di cena ormai.
Si prende il tender e si raggiungono le barche!
Finalmente arrivata, è venerdì e sono le 22 di sera... pensare che per arrivare qui sono partita il mercoledì dall'altra parte del mediterraneo!

Mahone
Cittadina carina, il centro è molto grazioso e pieno di bar che preparano ottimi spuntini!
Molto carino il mercato che viene fatto all'interno della Claustre del Carme, non solo mercato, ma anche centro culturale, alla sera viene utilizzato anche per spettacoli e devo dire che la fotografia rende molto.



E poi, visto la Regata storica in atto, la sera la passeggiata lungo le banchine è d'obbligo! E con un tocco di "machissenefrega" (e con una bella faccia da tolla) siamo riusciti a salire e passare una bella ora su una delle barche della Marina Italiana che partecipava alla regata.
Tutti con l'ansia di lasciare impronte sul teck lucido e perfetto!!!!!

Ottima Paella mangiata lungo il Moll de Llevant, e devo dire anche il vino molto buono (purtroppo non ho preso il biglietto e non ricordo il nome...).

Cuitadella
Con solo un'ora di bus si attraversa tutta l'isola e si arriva a Ciutadella, paese molto carino, con molte case antiche e belle stradine lastricate di pietra bianca.
La caratteristica di questi due paesi è che sono nati tutti e due su insenature naturali, dei canali molto stretti dove non pensi possa passare un traghetto (e invece si!) e con il paese che da lì sale e cresce.
Lungo le passeggiate si possono trovare moltissimi posti dove si possono assaporare i Tapas (fatelo, sono troppo buoni!!!!), sorseggiare della cerveza, e ovviamente comprare le minorchine, tipiche calzature di Minorca.

Lunedì
È giunta l'ora di prepararsi alla partenza, e quindi oggi niente giri, ma cambusa, carburante, ultimo giro per controllare che la barca sia in ordine, che vada tutto bene, questa notte si dormirà all'ancora in qualche caletta nella parte sud dell'isola (il posto barca non è di certo economico in spagna, o meglio, alle Baleari...).



Devo dire che fare la spesa e poi portarla con il tender... ha un'altro sapore!

E allora si parte, non si toccherà più terra per un pochino di giorni, dopo questa notte dove ci si riposa, si partirà per attraversare fino alla costa francese o italiana (dipenderà dal vento, dal mare, da noi...).
Con molta calma, nel pomeriggio togliamo gli ormeggi e partiamo verso sud, già uscendo dal canale e avvicinandosi al mare aperto si sente l'onda e il vento che arriva dal Golfo del Leone. Ma noi scappiamo subito, passiamo il capo e ci rifugiamo verso una delle calette, ovviamente non è così facile trovarne una libera, ma alla fine troviamo il posto che ci aggrada, un gavitello ci assicura per la notte.



E quindi stasera si apre la bottiglia di vino, nelle prossime serate si faranno i turni, bisognerà essere attenti, stare svegli e quindi oggi il vino ha un gusto particolare, ovviamente un brindisi anche con il mare.

Martedì
Il Leone lancia ancora le sue grinfie fino a noi, la partenza vera si farà nel pomeriggio, e quindi non ci resta che esplorare le calette e trovare un bel posto per fare un ultimo bagno in terra minorchina, acqua azzurra e trasparente, una bella scogliera, la cornice giusta.


Relax! o forse... Vacanza!

È ora, si parte veramente!
Ci riavviciniamo al capo, il vento e il mare aumentano, ma ormai è tutto gestibile, solo l'onda lunga (ovviamente contro), ma tutto sotto controllo, basta capire come prenderle (facile a dirsi... ma a farsi...), si iniziano i turni, io con Robi e la Ba con Flam, iniziano loro, noi verso le 21 andiamo a stenderci per prendere il ritmo delle notti dormite ad intervalli, 3 ore alla volta.
Classica frase: -Per qualsiasi problema chiamate-
Dopo 10 minuti: -Robiiiiiiiiiiiiii-
Si, ho sentito il colpo, più forte di quello di un'onda, ma... cosa vuoi che sia capitato? Esco anche io, o meglio cerco di uscire dal tambuccio, ma la randa occupa lo spazio, cos'è successo?!
È scesa la randa, è saltata la drizza.
E ora?
Bella domanda, ci si chiede come poter recuperare la vela senza salire in testa d'albero, usando altro... ma il buio, il vento, le onde... rimandiamo il tutto al mattino, con la mente fresca, si accende il motore e si continua.
Bell'inizio!
Intanto tutti, nella loro mente fanno girare le rotelline per capire come sistemare il danno...
Il resto della notte passa tranquillo, la prima notte si sente sempre un pochino il sonno, manca ancora l'abitudine ai ritmi.

Mercoledì
Sveglia, ultimo turno, alba, mare, il vento e l'onda sono calati, ora possiamo veramente capire cosa è successo, tiriamo via la drizza che penzola dall'albero ormai inutile; le troppe regate, il troppo sole e sollecitazioni, si è sfilacciata.
Pensiamo alle altre drizze che abbiamo a disposizione, ancora 2, sono quello dello spi che tanto non abbiamo, aspettiamo che anche Flam si desti dopo le poche ora di sonno e ci azioniamo.
Alla fine abbiamo deciso di provare a girare una delle drizze dello spi, e ribaltarlo in testa d'albero per usarlo con la randa. Mi offro per salire (ormai mi ci sono abituata in grecia!), prepariamo gli attrezzi che possono servire, tiriamo fuori il "pannolone" che funge da imbrago, devo dire che abituata a quelli da montagna... come dire, sembrano veramente dei pannoloni! Ma ormai il mare è calmo, il vento quasi nullo. Salgo, bella però la vista da qui, anche perché ormai la terra non si vede più, solo mare a 360°, bello e affascinante, indescrivibile, il lavoro non è poi così difficile, solo attenzione a non farsi sfuggire le drizze.
Ok, è fatta, abbiamo la drizza!
Ma ora manca il vento!!!!!
Aspettiamo, è l'unica cosa che possiamo fare.
Ci si rilassa (non troppo), si legge, si guarda, si studia la rotta, si aspetta la sera.


Iniziamo a vedere qualche altra vela che segue il nostro itinerario, anche loro attraversano il Golfo.

Giovedì
Anche oggi sveglia all'alba, anche oggi si vedrà solo mare, si sentirà solo vento e l'acqua che scorre sotto la barca, ma ora possiamo usarlo il vento, la randa è a posto.
Il giorno passa veloce, osserviamo il mare, questa enorme massa che incanta come le fiammelle del camino.
Il mare in certi punti è un ribollire, poi capiamo, sono le cacce dei tonni, alle acciughe, in tondo fanno ribollire tutto, piccoli gruppi, li vediamo per tutto il pomeriggio, tentiamo anche noi la caccia, ma la nostra esca non piace, molto meglio le acciughe!!!!!
E anche oggi arriva la sera, veloce, ormai stiamo entrando in questo ciclo di sveglie e sonni, di turni, cibo, libro, rotta, mare, timone...
In serata mettiamo ancora la nostra ultima tanica nel serbatoio, siamo andati a motore parecchio tra la prima notte e la prima giornata senza vento e, senza sapere quanta ne abbiamo, mettiamo l'ultimo carico, ormai la costa è vicina e abbiamo tutte le vele, non siamo più in pericolo di rimanere in mezzo al mare!!
Iniziamo a vedere in serata le prime luci, i primi fari...
Strano ormai (anche se sono solo 2 giorni) rivedere qualcosa che non sia il solo mare.

Venerdì
Ormai costeggiamo la Francia, la nostra idea è ormai di tener duro, giusto una scappatina a terra a far carburante e poi dritti verso Genova, ormai i turni alla sera non pesano più, è normalità, si sta' bene, e alla fine non sentiamo il bisogno di scendere a terra.
Mentre siamo fermi a "far benza" mi viene la voglia di gelato, cosa che mi costa quasi lo sbarco lì... faccio un salto al chiosco sulla spiaggia a un centinaio di metri, prendo il gelato e corro indietro, giusto in tempo per vedere Flam che molla le cime di ormeggio e la barca che si allontana dalla banchina.
Ma come?
Mi lasciate qui?
Salto sul pontile della Guardia Costiera francese (con omino in divisa dietro), Robi si avvicina con la prua, passo i gelati e salto sul pulpito!
E via anche questa è fatta, ma quanta fatica x un solo cornetto!!!!!
Ovviamente al distributore hanno preferito il super ferro da stiro che ci lascia 1000000000000 euro piuttosto che aspettare 2 secondi che io salissi a bordo.
Ormai siamo in acque italiane, la sera cala e il tramonto scende con colori splendidi scandendo perfettamente il profilo delle montagne sul cielo.
Riconosco a fatica i posti, ma poi mi ci trovo, non è facile, dal mare sembra tutto diverso, ha tutto un'altro aspetto.
Nottata splendida, la termica che ci accompagna, l'onda inesistente, la barca che viaggia, che scivola sul pelo dell'acqua, liscia... il timone morbido... le stelle che guidano... l'aria cala...

Sabato
Ci si avvicina alla meta, Genova è davanti a noi, mentre la costa contiuna a scorrere al nostro fianco, lentamente come solo una barca può fare, lasciando il tempo di gustare il tutto, di percepire i particolari, ma ti muovi...
In tarda mattinata entriamo alla marina dell'aeroporto, strana sensazione, è casa ormai. Vuol dire che tutto è finito, questa volta non si parte per prendere un altro aereo e andare da un'altra parte, ma per tornare a casa.
Anche se è bello tornare a casa, come sempre... non si può partire se prima non si è tornati!
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e grazie ZiaEgi, che come al solito mi fai sentire a casa!